MISSION

L’Archeologo, inteso come tecnico specializzato, è una realtà fondamentale in tutta l’Unione Europea (Post Malta Archaeology), a questi principi si sono allineati anche l’Italia e le amministrazioni pubbliche.

Nel panorama nazionale, una preparazione adeguata a precorrere i tempi non poteva che essere tecnica, innovativa, aperta alle nuove tecnologie e in costante aggiornamento. L’antico è una componente del paesaggio che può essere individuata, gestita e circoscritta, evitando imprevisti.


ABOUT ME

roberto masciarri

Il dott. Roberto Masciarri è Archeologo con Diploma di Specializzazione. È abilitato dal MiBACT come operatore (n.2285) per lo svolgimento delle indagini di Archeologia Preventiva, come previsto dall’art. 95 del D.Lgs. 163/2006 e dal comma 2, art. 25 D.Lgs. 50/2016.

Dopo la Maturità Classica, nel luglio 2007, consegue la Laurea Triennale in Scienze dei Beni Archeologici, presso l’Università degli Studi di Perugia con votazione 110 e Lode. Ottiene la Laurea Specialistica nel medesimo ateneo, a novembre 2009, con una media di 30/30 e votazione finale di 110 e Lode. Nel giugno 2012, consegue il Diploma di Specializzazione in Beni Archeologici, presso L’Università degli Studi di Padova, a pieni voti.

Ha svolto collaborazioni con l’Università degli studi di Perugia, la British School at Rome (2008), il Kuwait National Council for Culture, Arts and Letters, il Kuwait Secretary General of the National Council for Culture (2015) e la University of Alberta (2014), con la quale ha partecipato a pubblicazioni scientifiche sulla Villa romana di Ossaia (AR) (ISBN 978-88-7140-558-2).

Nel 2011, ha realizzato un tirocinio formativo presso la Regione dell’Umbria, incentrato sullo studio, la pianificazione e la conservazione dei resti del paesaggio antico. Partecipa, poi alla stesura della Carta Archeologica dell’Umbria (C.A.U.), per la quale lavora come compilatore e come Archeologo dei paesaggi. Le collaborazioni continueranno, in forma professionale, anche nel 2013 e nel 2014.

È suo l’aggiornamento 2016 della Carta Archeologica del Comune di Anghiari, dove sono state impiegate le esperienze pregresse ma dove sono state sperimentate anche soluzioni innovative, poi pubblicate in collaborazione con la Soprintendenza della Toscana (vedi di seguito).

È stato ricercatore nel settore dell’Archeologia Preventiva (assegnista POR-FSE), presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, nel 2013 e 2014.
I risultati di questo studio gli hanno valso la partecipazione alla stesura delle Linee Guida nazionali per l’Archeologia Preventiva, in particolare per quanto riguarda i nuovi standard nazionali per il Rischio Archeologico in Italia (Tavola dei gradi di Potenziale Archeologico: pag. 7, Allegato 3, Circolare n.1/2016, prot. n. DG-AR 410).
Il medesimo studio è stato impiegato anche dall’ICCD, in fase di sperimentazione delle normative, per incrementare i criteri di catalogazione in Archeologia Preventiva, nel modello catalografico MODI (credito a pag. 5, nota 3).
Dal 2015, studia le murature in opera poligonale nel reatino, in collaborazione con valledelsalto.it, per la realizzazione di mostre e percorsi tematici di valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico.
Nel 2016 ha svolto attività professionale di Survey archeologico,  in collaborazione con la Freie Universität Berlin. 
Ha preso parte con un poster al Convegno internazionale di Archeologia aerea,  nel Febbraio 2016 ed ha pubblicato alcuni contributi sul Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana (NotATos). Un primo riguardante gli scavi condotti presso Palazzo Collacchioni a Sansepolcro (AR) e un secondo sull’aggiornamento della Carta Archeologica del Comune di Anghiari (AR), con un articolo dal titolo: Verso un Sistema Informativo Territoriale integrato per la Valtiberina toscana.
Svolge l’attività di libero professionista, come consulente progettista e archeologo per privati ed enti pubblici.
Nel 2017, ha lavorato, fra gli altri, per il Comune di Gubbio e per il Comune di Anghiari, realizzando indagini conoscitive e Archeologia Preventiva. Inoltre, ha partecipato all’evento “Le notti dell’Archeologia” 2017, presentando un contributo sugli interventi topografici ed archeologici presso la chiesa di Santo Stefano ad Anghiari (AR) ed ha pubblicato uno studio dal titolo: Toponimi “giudei” e istituzioni tifernati nell’alto medioevo. Spunti di toponomastica e archeologia nell’Appennino altotiberino.
Dal 2017 e anche ora nel 2018, svolge il ruolo di responsabile unico per il monitoraggio e l’assistenza archeologica nei cantieri di 2i Rete Gas S.p.A., per tutta l’area operativa di Perugia.
Vive e fa ricerca in Centro Italia.

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