“Da Carta del Rischio a Sistema Informativo Territoriale (SIT)”

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Nel 2015, in collaborazione con il Museo della Battaglia e di Anghiari e in accordo con Il Comune di Anghiari e la Soprintendenza Archeologia Toscana, è stata avviata una collaborazione per aggiornare la già esistente Carta del Rischio Archeologico e trasformarla in uno strumento più all’avanguardia, funzionale, efficiente e versatile, capace di fungere da ottimale supporto alla pianificazione ed alla gestione del territorio comunale.

L’intervento ha previsto delle procedure di grande respiro e che hanno coperto un ampio spettro di attività e di aggiornamenti.

Il lavoro è stato condotto sia sul campo che sui reperti materiali, presenti nei magazzini. In secondo luogo, è stato impostato e sviluppato un sistema informatico GIS, idoneo a far confluire e a gestire tutte queste fonti informative.

  • La carta già esistente, realizzata con strumenti vettoriali CAD, è stata trasposta all’interno di un ambiente georiferito
  • è stata condotta una minuziosa ridefinizione topografica di dettaglio dei record già schedati (da 25.000 a catastale), adeguandoli alle proiezioni geografiche e rendendoli così perfettamente attendibili
  • L’architettura di inventariazione dei record è stata aggiornata con mirate implementazioni
  • La risorsa Carta Archeologica è stata convertita e sviluppata in SIT (Sistema informativo territoriale) a cui è stato possibile integrare risorse cartografiche e paesaggistiche
  • Sono state raccolte informazioni nuove bibliografiche e notizie inedite, per un aggiornamento dei contenuti
  • Sono stati condotti test sulla funzionalità e sulla consistenza dei dati, sia vecchi che nuovi, uniformando le due categorie in un sistema catalografico coerente e coordinato
  • Le procedure di aggiornamento hanno previsto la verifica al suolo di alcune aree campione, tramite sopralluoghi mirati e applicazione di metodologie di rilevamento e localizzazione in tempo reale
  • Ha avuto luogo una fase di inventariazione e schedatura di contesti materiali recuperati da survey e di quelli presenti nei magazzini
  • La risorsa è stata messa a disposizione degli enti di programmazione e di tutela, tramite software open source, dotati di adeguate prestazioni
  • Sono, inoltre, state condotte sperimentazioni strategiche e tecnologiche, uniche nel panorama territoriale preso in esame

I lavori sono stati illustrati e pubblicati nel Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana n. 11/2015, presentato Giovedì 22 settembre 2016 presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze


 

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